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Numero oggetto: 996
Titolo:un angle de néon sur un tableau sur un trasformateur
Denominazione oggetto:installazione
Collezione:Collezione Museion
Creato da:Morellet, François (artista) (Cholet (Maine-et-Loire), 1926-04-30 - Cholet (Maine-et-Loire), 2016-05-10)
Data:1983
Descrizione:Tela dipinta di colore acrilico bianco, il cui angolo inferiore sinistro è appoggiato su un trasformatore elettrico. Il trasformatore alimenta un tubo al neon ad angolo retto che mima la forma della tela posta in modo ritto.
Note storico-critiche:"L'arte di François Morellet è estranea ad ogni genere di simbolismo ed esclude il più remoto contenuto iconografico: le sue opere si riferiscono esclusivamente a sé stesse e non si lasciano rapportare ad esperienze extra-artistiche.
Dagli anni Sessanta in poi Morellet utilizza con continuità il neon, che gli permette di aggiungere una dimensione spazio-temporale alla sua opera: mentre prima i suoi sistemi erano concentrati sulla superficie del quadro, ora le sue opere si espandono nello spazio mediante la luce e coinvolgono inoltre lo spettatore nel processo artistico, offrendogli la possibilità di partecipare alla programmazione della luminosità dell'opera.
Anche nel titolo dell’opera Un angle de néon sur un tableau sur un trasformateur l'artista francese cita esclusivamente gli elementi che compongono l'opera – non vi è nessuna metafora, nessun simbolismo. L'artista mette a nudo la realtà della luce, della geometria e della tecnica e nella presentazione dell’opera non nasconde il trasformatore e i cavi. Nonostante questa apparente noncuranza e semplicità, l'opera sottende calcolata raffinatezza; la tela e l’angolo formato dal neon hanno lo stesso formato e rappresentano due diversi stadi di una forma: lo stato della norma e quello della deviazione, l'ortogonalità e lo slittamento. Benché statica, l'opera ha un intrinseco movimento che conquista lo spazio circostante e attira lo spettatore."
cosicché al contempo viene a crearsi una tautologia."
(Letizia Ragaglia, Percorsi di luce / Lichtwege, Museion, Bozen 2000)
Dagli anni Sessanta in poi Morellet utilizza con continuità il neon, che gli permette di aggiungere una dimensione spazio-temporale alla sua opera: mentre prima i suoi sistemi erano concentrati sulla superficie del quadro, ora le sue opere si espandono nello spazio mediante la luce e coinvolgono inoltre lo spettatore nel processo artistico, offrendogli la possibilità di partecipare alla programmazione della luminosità dell'opera.
Anche nel titolo dell’opera Un angle de néon sur un tableau sur un trasformateur l'artista francese cita esclusivamente gli elementi che compongono l'opera – non vi è nessuna metafora, nessun simbolismo. L'artista mette a nudo la realtà della luce, della geometria e della tecnica e nella presentazione dell’opera non nasconde il trasformatore e i cavi. Nonostante questa apparente noncuranza e semplicità, l'opera sottende calcolata raffinatezza; la tela e l’angolo formato dal neon hanno lo stesso formato e rappresentano due diversi stadi di una forma: lo stato della norma e quello della deviazione, l'ortogonalità e lo slittamento. Benché statica, l'opera ha un intrinseco movimento che conquista lo spazio circostante e attira lo spettatore."
cosicché al contempo viene a crearsi una tautologia."
(Letizia Ragaglia, Percorsi di luce / Lichtwege, Museion, Bozen 2000)
Tecnica:montato
Dimensioni:
- opera allestita altezza: 220 cm
opera allestita larghezza: 252 cm
opera allestita profondità: 7 cm
tela (diritta)/tubo al neon altezza: 200 cm
tela (diritta)/tubo al neon larghezza: 200 cm
tela (diritta)/tubo al neon profondità: 3 cm
Descrizione fisica:Installazione (Acrilico su tela, tubo neon, trasformatore)
Parola chiave:Opera di luce